Se non fosse tutto vero, i fatti degli ultimi giorni che riguardano Dybala alla Juve, potrebbero essere scambiati per la trama di una soap opera argentina.
Gli ingredienti ci sono tutti: lui, lei e la crisi del settimo anno.
Paulo Dybala e la Juventus si sono aspettati invano e al momento dell’incontro cruciale, più volte rimandato dalla scorsa estate, è arrivato l’annuncio della separazione. Una doccia fredda per i tifosi che sognavano l’argentino con la fascia da capitano al braccio.
Un po’ meno amaro il distacco per l’attaccante che non ha alcuna intenzione di accettare un’offerta al di sotto dei 12 milioni (più commissioni) richiesti da Jorge Antun e Carlos Novel, i suoi procuratori.
Qualche mese fa l’Ad bianconero Maurizio Arrivabene aveva dichiarato: “Tutti devono meritarsi il rinnovo”. Allora la domanda che sorge spontanea è “forse Dybala non se l’è meritato? O forse la sua discontinuità non merita una richiesta così elevata?”.
Ricordiamoci che questo doveva essere l’anno dell’attaccante argentino e invece ancora una volta il suo talento è stato messo in dubbio a causa degli infortuni fisici: 23 presenze quest’anno e 20 l’anno scorso in serie A.
Non si discute invece il suo talento e il sinistro capace di tutto, capace di fare la partita anche quando più volte si è adattato ad un ruolo non suo.
I goal pesanti con la Juve ce ne sono stati ma forse il calcio moderno non perdona un’assenza di troppo, neanche a fronte di così tanta eleganza in campo.
Saranno passati da qui i dubbi della Vecchia Signora che ambisce a qualcosa in più. E magari dalle parti della Continassa avranno pensato al perché accontentarsi? Peccato che così perderanno comunque un fuoriclasse (a parametro zero) di cui altre squadre vorrebbero “accontentarsi” volentieri.
E qui viene il bello.
Chi è disposto a mettere sul piatto una cifra tanto alta per la Joya che non sempre te ne regala una? Le candidate in Italia sono Inter e Milan. La prima dovrebbe privarsi prima di un big per poter affondare il colpo e la seconda, più difficile, vorrebbe fare un mega regalo a Pioli che comunque ha il reparto offensivo poco prolifico, oltre che quasi tutto in bilico.
La verità è che Marotta è un suo estimatore dai tempi del Palermo ma Maldini ha alzato personalmente la cornetta per sondare i sentimenti del giovane attaccante e Ausilio, nel frattempo, cerca di chiudere affari a Madrid (la cessione di Lautaro potrebbe essere cruciale).
Per ora Spagna e Inghilterra sembrano mete lontane (anche se da qualche giorno lo United si è inserito nella corsa) ma nel calciomercato, non è mai detta l’ultima parola!
Inzaghi si sfrega le mani, Marotta frega la vecchia signora.
Siamo appena entrati nel vivo di una storia capace di oscurare anche il più emozionante dei finali di campionato degli ultimi anni…forse quello no…ma quasi!
Di tempo ce n’è: manca ancora qualche giornata al “lieto” fine. Chissà poi per chi.