C’è chi ha letto questa frase cantando e chi mentre! Pensate a quanto le celebri parole di Jovanotti si addicano perfettamente alla lotta scudetto in serie A.
Quando si inizia a decollare, per fare un passo in più, vivere una nuova avventura, sorge il pericolo. Inter e Milan vincono, ma scusate, ancora non mi convincono! Troppa poca stabilità, equilibrio, per poter dire “È fatta, ora sono in grado di volare”.
Le insidie sono dietro l’angolo: tra il recupero dei nerazzurri contro un motivatissimo Bologna, al calendario, più insidioso per i rossoneri. Ultima chiamata invece per il Napoli che sul tema “equilibrio e paura di cadere” potrebbe farci un trattato!
L’Empoli è già costato alla squadra di Spalletti 3 punti, oggi la parola d’ordine è “vincere”: per credere ancora al primo posto e per non sgretolare un progetto che ha fatto proprio delle motivazioni e la carica gestionale il collante con i tifosi.
Si, una piazza poco convinta quella di Napoli, illusa dall’equilibrio (vedi che torna sempre?) difensivo poi sfumato nelle ultime gare e da una squadra che dopo il bel gioco sembra aver perso tutto, anche condizione fisica e convinzione. Non a caso il Napoli rimedia più gol nei minuti finali che in tutta la durata della gara.
Convinzioni, dicevamo, come si può credere nella vittoria del titolo dopo che il tuo capitano rientra in lacrime negli spogliatoi dopo la sfida chiave pareggiata con la Roma?
Come si può credere in una giusta gestione della rosa se dopo l’ottimo inizio con i recuperati Lobotka, Elmas, Rrahmani… perdi per strada Demme, Malcuit, Ounas e altri?
Come si può credere in uno spogliatoio sereno se il più napoletano di tutti, Dries Mertens, deve accomodarsi in panchina rinunciando così al giocatore più carico e fantasioso che hai a disposizione?
Al Castellani molto probabilmente ci sarà lui, richiesto a gran voce da De Laurentiis ed i tifosi (a proposito di “collanti” forse l’unico argomento su cui piazza e presidente vanno d’accordo è il rinnovo di Ciro!) con una squadra ancora priva del suo esterno destro di ruolo e Koulibaly fuori per squalifica. Zanoli (influenzato) in ballottaggio proprio con l’inutilizzato Malcuit (come starà dopo una stagione trascorsa a guardare le partite?) e centrocampo senza Lobotka. Tutto questo preoccupa, anche se davanti c’è l’Empoli che non vince proprio dai 3 punti portati a casa dal San Paolo. Eppure, quella del Napoli, non era una delle rose più competitive del campionato?
L’allenatore, valore aggiunto, non ha saputo vedere, forse, chi era più in forma, pronto, soprattutto a sudare la maglia?
Lui, vittima di quell’equilibrio di cui parlavamo all’inizio: tanto necessario, richiesto, decantato in conferenza stampa e principale fonte di tutte le sue scelte tattiche.
“Ti fidi di me?” sembra dire la squadra, ma per fare un passo in avanti, (ricordate?) bisogna rinunciare a quello stesso equilibrio, nuove convinzioni, spostarsi e lanciarsi senza paura di volare…
In una posizione difficile da gestire, quella da vincente. Le decisioni tattica e la carica giusta sono affidate a mister Spalletti: e la domanda rimane “Cosa sei disposto a perdere” per quel passo in più?
Jolanda De Rienzo