Le sentenze pre stagione della serie A 22/23 cominciano a vacillare.
In pochi avrebbero pronosticato gli otto punti di distanza dalla vetta dell’Inter e una gestione inadatta della rosa (a cominciare dal dualismo Handa-Onana).
Alla crisi nerazzurra si aggiunge una Juve che non piace, lenta, compassata e senza identità.
Ciò che accomuna i due club è la messa in discussione dei due tecnici Inzaghi e Allegri, considerati dai tifosi i veri responsabili dei problemi dei nerazzurri e dei bianconeri.
Da una società pronta a tirare la cinghia, seppur trattenendo Skriniar, fino ad arrivare ad un’altra che ha investito su parametri zero di lusso (ma infortunati), il risultato non cambia: il calcio di oggi, fatto di tattica, fisicità e qualità non perdona e i “progetti riscaldati” non funzionano più!
Lo dimostra il Milan: la tegola infortuni colpisce anche Pioli ma cambiando gli interpreti il gioco non cambia, come l’identità e la grinta in campo.
Lo dimostra il Napoli con il suo mercato di “giovani affari” che non possono più considerarsi un caso!
I cinque gol in campionato di Kvara che si contende lo scettro di miglior esterno d’Europa insieme a Leao. Quel Kim di testa e grinta, perfetto nei tempi e negli inserimenti, ha dimostrato che il campo conosce una lingua che difficilmente può essere smentita!
Smentiti invece quei soloni, professoroni del pallone, che avevano riempito le prime pagine di nomi come Di Maria, Pogba e Lukaku, dimenticandosi di Koopmeiners, Lovric e la già citata coppia K2.
Il calcio è di chi lo ama…o forse dovremmo dire, di chi lo guarda!
Jolanda De Rienzo