Per gli amanti del calcio, ad ogni latitudine, il mercoledi (e per la verità…pure il martedi’) fa rima con CHAMPIONS LEAGUE. Ma oggi, più che mai, l’attesa è INTERminabile. Eh si, perché dopo le gare di ieri (la Juve che non riemerge dalle sabbie mobili perdendo 2 -0 col Maccabi in Israele ed il Milan che viene sconfitto in casa dal Chelsea con lo stesso risultato) tocca pensare a stasera con le altre 2 squadre Italiane che vanno in scena a Napoli e Barcellona. Per i partenopei la qualificazione è praticamente già in tasca. Per l’Inter… il discorso è un po’ più complicato.
Siamo a metà della fase a gironi e la squadra di Simone Inzaghi affronta di nuovo i blaugrana, dopo il match di martedì scorso.
Una gara che riporta, soprattutto i cuori nerazzurri, alla primavera del 2010, quando l’Inter di Mourinho si giocava la qualificazione alla finale di Madrid e sappiamo tutti come è andata a finire.
Oggi la posta in palio è meno “alta” ma non meno importante, dal momento che i nerazzurri dovranno svelare, ora o mai più visti i tentennamenti in campionato, di che “pasta” sono fatti.
Non sarà affatto una gara facile, si sa, ma l’ambiente blaugrana si preannuncia anche particolarmente agguerrito per i “presunti” errori arbitrali dell’andata e pertanto, più che alla bellezza (che a dire il vero latita da un bel po’) l’Inter dovrà portare in campo grinta e carattere, senza timore di mostrarsi per come realmente è oggi. Meno appeal e più cinismo potrebbero essere la chiave per dare una svolta decisiva a questa stagione.
Ad infuocare ancor di più il match ci ha pensato proprio il club spagnolo che ieri ha persino “twittato” un vademecum per i propri tifosi, in cui ha specificato di non recarsi nelle aree dedicate ai tifosi locali, indossando colori nerazzurri. Quasi una dichiarazione di guerra e, onestamente, soprattutto in questo momento storico, ritengo sia stata una uscita davvero infelice.
Ma torniamo al match e a questa estenuante attesa per i tifosi interisti. Perché a volte, anche una sola partita, ha il potere di cambiare umori, idee e persino le ambizioni di un Club.
E così ci avviamo ad assistere ad un nuovo e (speriamo) INTERessante capitolo nerazzurro: al di là della qualificazione, oggi c’è da capire se questa squadra ha davvero un’anima. Magari indossando i panni di Mourinhana memoria e badando alla sostanza più che alla forma, occorrerà tornare dal Camp Nou con i punti in tasca.
E chissà che, come nelle favole, non diventi protagonista proprio Lautaro Martinez, corteggiato a lungo dai blaugrana ma che ha dichiarato alla vigilia di questa gara: “Io non firmo per il pareggio. Il Barça mi voleva? Sono felice all’Inter” e vesta lui i panni del principe nerazzurro per regalare nuova linfa all’ambiente INTERista. I precedenti non strizzano l’occhio al biscione ma è pur vero che la “pazza Inter” ci ha abituato ad imprese di ogni tipo.
Per il pronostico, invece, vi rimando all’esperto @ilmoro.
Serena Spatola