Prima che il Mondiale in Qatar prendesse il via, si è parlato molto dell’ultima grande sfida tra i due campioni, Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, giunti rispettivamente a 37 e 35 anni. Con tutta probabilità dunque, quello nella penisola araba sarà l’ultimo campionato del mondo che vedrà partecipare i due più grandi fenomeni che il calcio moderno ricorderà. Tuttavia i due plurivincitori del Ballon D’Or non sono gli unici a vivere le ultime emozioni della kermesse mondiale: sono tanti i campioni che non rivedremo nel prossimo torneo che si svolgerà nel 2026 in Nord America (Canada, Messico e Stati Uniti).
Mondiale e Sudamerica, in Qatar l’ultima speranza
La lista di quanti calceranno gli ultimi palloni è abbastanza lunga, ma soprattutto folta di giocatori che negli ultimi quindici anni siamo stati abituati a vedere con la maglia della nazionale cucita addosso. Uno di questi è Thiago Silvia, uno dei difensori più forti che il panorama calcistico abbia mai conosciuto. L’ex Milan ha oggi 38 anni e anche se lo spirito battagliero non manca, sarà molto difficile rivederlo con la casacca verdeoro nelle Americhe. A fargli compagnia sarà sicuramente Dani Alves: l’attuale capitano della Seleção Brasileira ha spento 39 candeline e anche se ha da poco firmato un nuovo contratto, un altro Mondiale sarebbe quantomeno insperato.
Restiamo in Sudamerica, ma cambiamo colori. L’Argentina non perderà di certo solo Lionel Messi, icona di questa rappresentativa dopo la leggenda di Diego Armando Maradona: anche per Angel Di Maria, che ad ogni modo ha fatto sognare intere generazioni e prova a farlo anche in Italia, con la divisa della Juventus, quello in Qatar sarà l’ultimo treno verso la coppa dorata.
Anche in Uruguay dovranno salutare due grandi campioni che hanno caratterizzato la storia di questa nazionale: Edinson Cavani e Luis Suarez vivranno gli ultimi scampoli dell’adrenalina che solo una competizione di questa portata può regalare.
L’ultimo treno dall’Europa al Qatar
Saltiamo in Europa, per la precisione in Spagna. Le Furie Rosse stanno disputando un ottimo Mondiale trascinate da uno dei suoi veterani, Sergio Busquets. Il centrocampista del Barcellona è circondato da un cerchio di giovani giocatori molto talentuosi, che vogliono riportare la rappresentativa lì dove è arrivata nel 2010, sul tetto del mondo. Dopo quest’ultima edizione, però, la nuova generazione dovrà, con tutta probabilità, cavarsela senza il classe 1988, che lascerà nelle mani dei “nuovi” un’eredità molto importante.
Colori diversi, ruolo differente, ma stessa leadership è quella di Thomas Muller, rientrato nel giro della Nazionale dopo una lunga assenza. L’attaccante della Germania ha alzato la coppa più ambita da ogni calciatore nel 2014. Ora, con la rappresentativa tedesca tremendamente in bilico vuole lasciare un buon ricordo nella sua ultima rassegna mondiale.
Stessa sorte potrebbero viverla due calciatori della Croazia, che grazie allo 0-0 contro il Belgio sono riusciti ad agguantare la seconda fase del torneo in Qatar: si tratta di Luka Modric, trentasettenne dalle capacità straordinarie che gli hanno permesso di vincere il Pallone d’Oro e Ivan Perisic, calciatore dal talento cristallino e dalla corsa infinita, come ha ampiamente dimostrato con Inter, Bayern Monaco e con il Tottenham.
Un salto in Giappone: grazie, Yuto
Ultimo spazio per un piccolo, ma grande giocatore, che ha lasciato il segno anche in Italia, con la maglia dell’Inter, e che ha portato la sua nazionale al Mondiale per ben quattro volte. Yuto Nagatomo lo scorso settembre ha compiuto 36 anni e vuole chiudere la sua esperienza con la casacca dei BlueSamurai nel migliore dei modi: battere la Spagna, volare agli ottavi e poi tenere vivo il sogno, prima che tutto finisca.