Una stagione quantomeno altalenante quella che sta affrontando il Sassuolo, una squadra che sta crescendo molto e con tutte le carte in regola per finire questo campionato tra le protagoniste. Tuttavia i neroverdi hanno dovuto sorpassare una crisi che ha trascinato il club fino al quart’ultimo posto in classifica, con una lunga fila di risultati negativi, che ne hanno minato le certezze. Poi la resurrezione, il 5-2 in casa del Milan come apoteosi di una rinascita.
A sottolineare questo processo di cura è stato il tecnico degli emiliani, Alessio Dionisi, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “Saremo guariti quando ci confermeremo negli atteggiamenti e nelle prestazioni. La continuità fa la differenza. La malattia stava nella mancanza di motivazioni e tocca all’allenatore trasmetterle, insieme all’ambiente e alla società, ma anche i giocatori devono averle dentro. A volte non abbiamo avuto le stesse ragioni degli altri e questo è grave”.
Sassuolo, Dionisi: “Non ho temuto l’esonero”
In questa lunga stagione, tra Serie A, ma anche nella cadetteria, si sono registrati un gran numero di esoneri: una condizione cui sarebbe potuto incorrere anche l’allenatore del Sassuolo, quando la situazione appariva davvero critica. Tuttavia Dionisi non è della stessa idea: “Non ho temuto l’esonero, ma so che fa parte del percorso di ogni allenatore. A me accadde alla prima esperienza in panchina, in Serie D con l’Olginatese. Qualche settimana fa ci poteva stare che fossi sollevato dall’incarico, ma non ho pensato a cosa sarebbe successo se avessimo perso a Monza. Cerco di mettermi nella testa di chi deve prendere le decisioni e comunque io mi sento sempre in discussione: adesso come prima”.
