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Angelo Pisani: “Maradona non era un evasore fiscale”

By Luglio 15, 2024No Comments
Angelo Pisani ad Angelo Maurizio Tortora ha parlato della vittoria del più grande di tutti i tempi contro il Fisco e del calcio Napoli.
Giustizia è fatta per Diego,è stata toccante l’immagine per chi ama il più grande di tutti di lei che depone i fogli della sentenza della Corte di giustizia Tributaria nella cappella del Dio del calcio.

“E’ stata un promessa,un impegno che avevo fatto a Diego di far conoscere al mondo la verità,dopo aver ottenuto giustizia con dei dribbling non facili e a lui fara’ piacere di avere quella sentenza,quel documento che lo libera da ogni infamia,da ogni mortificazione e umiliazioni e soprattutto per tutti i turisti che passano nei Quartieri spagnoli possono vedere e toccare con mano. Leggere la verità e superare tutto quelle che ha subito Maradona ,attraverso l’argentino si attaccavano anche i napoletani . Oggi il mondo conosce la verità e tutti quelli che passano per questa citta’ sotto la sua cappella possano vedere,ripetere e riportare in giro nel globo che Diego non è mai stato un evasore fiscale. Siccome per i Quartieri spagnoli passa il mondo, visto che i giornali,i mass media e via discorrendo non hanno avuto la coerenza di diffondere la vittoria di Maradona ,saranno i cittadini,i tifosi,la storia ancora una volta a decretare che il bene vince sul male”.

Tutto questo accanirsi contro Diego per 952 euro?

“Da quando emerge secondo la verità Maradona non deve nulla,il presunto accertamento fiscale presupposto della persecuzione di Diego era già stato annullato negli anni 90′ dai giudici tributari, quindi un atto nullo. Dopo l’annullamento è stato pagato con condono dal calcio Napoli che poteva evitare impugnazioni da parte del Fisco e quindi nel frattempo è passato ingiudicato la sentenza di nullità di quell’accertamento poi anche pagato. Quindi a Diego Armando Maradona al massimo dovrebbero dare loro il rimborso da 1.000 euro e i giudici hanno ritenuto che per tre annualità facendo i calcoli ,Maradona ipoteticamente dovrebbe dare 952 euro ma pagare questa cifra in tre anni vuol dire anche non essere un evasore fiscale e quindi perseguitarlo per oltre trenta anni dicendo al mondo intero che lui dovrebbe dare 40 milioni, questa è una grande scorrettezza, procedura illegale che lo stesso Stato oggi dovrebbe punire. Io chiedo come fanno a mettere la testa sul cuscino i responsabili di queste procedure,tutte le parti in causa,coloro che si facevano belli in tv criticando Maradona,utilizzandolo come capo espiatorio della lotta agli evasori fiscali e abbiano almeno la dignità di chiedere scusa. Perché non si risarcisce Diego e quindi gli eredi,perché non si restituiscono i soldi dei pignoramenti illegittimi compiuti in danno di Maradona e trattato come il peggior criminale del mondo. Questa storia non finirà mai,la cosa sicura che dopo la sentenza della Cassazione e dopo quest’ultima sentenza della Corte di giustizia Tributaria di secondo grado,sappiamo che Diego e lo avevo anche detto a lui stesso che si era convinto che non era mai stato un evasore fiscale”.

Ma chi era Maradona, a livello umano dicasi che era un ragazzo straordinario, dal cuore d’oro, sempre dalla parte del più debole.

“Maradona non era un ragazzo ma un bambino,lo ricordo così, lo voglio ricordare in questo modo. Un bambino con tutti i pregi,le potenzialità,la magia dell’essere bambino e qualche monelleria,un generoso,sensibile e che non ha mai accettato compromessi ,che ha sempre fatto vincere il bene sul male. Purtroppo ha pagato anche per la sua superficialità,la sua incoscienza,la sua leggerezza con la vita perché poi è stato abbandonato da colui che lui riteneva essere amici,assistenti e invece lo hanno lasciato a un triste destino. Quello sarà un messaggio che Diego vuole mandare al mondo sull’avere veri amici,di guardare sempre ai valori,anche durante gli errori,dopo di essi si rialza e sempre a favori dei deboli contro i poteri forti e chiunque”.

Cosa si aspetta da Conte, che inculchi mentalità ed identità alla squadra svuotata dell’ultimo campionato?

“E’ sicuramente un allenatore che ha una grande identità,lui ha un carattere e una storia. Speriamo non si faccia modificare e influenzare ,sia sempre se stesso e porti avanti le sue idee,forse è difficile fare peggio di quello che il Napoli ha fatto quest’anno,con la testa all’ultimo Scudetto,oggi si ritorna coi piedi per terra. Un allenatore che si farà valere,ognuno dovrà rispettare il suo ruolo e speriamo facciano spettacolo e si ritorni a vincere anche perché allenare questa quadra è una responsabilità per i tifosi che ha e’ in uno stadio che si chiama Diego Armando Maradona. Col Dio del calcio che li guarda e allena dal cielo e quindi doppia responsabilità per i ragazzi,per il nuovo mister,rendere omaggio sempre a Maradona e di essere sempre all’altezza dei successi che merita”.

Osimhen avrebbe confidato ad amici stretti che non gli dispiacerebbe restare, ma lei cambierebbe l’asso nigeriano per Lukaku?

“A prescindere dal nome bisogna scendere in campo per la maglia,sudarla,per la città e non per il portafoglio e allora potremmo vedere grandi risultati con la mentalità giusta”.

In rapida secessione gli acquisti di Spinazzola, Rafa Marin e in ultimo Buongiorno con la difesa che cambia pelle, e’ intrigato da questi botti di mercato?

“L’ultimo campionato ha sentenziato che i problema persistevano proprio in quel reparto,ora abbiamo una difesa e speriamo che entri in simbiosi con il resto della squadra. Ci vuole uno spogliatoio unito e ci vogliono leader non individualita’,quindi possiamo dire che bisogna ripartire proprio dalla difesa per avere un futuro roseo”.

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