A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Claudio Anellucci: “McTominay è un grande centrocampista e un gran professionista”
Daniele De Rossi ha fatto meglio di Mourinho ma non era molto difficile…
“Mourinho è un genio della comunicazione ma non lo amo come allenatore: va’ detto, però, che finché De Rossi non porta la sua squadra in finale per due anni di seguito, conseguendo una coppa, Mourinho ha indubbiamente fatto meglio di De Rossi sulla panchina della Roma”.
Ci sono novità sulla questione Osimhen? Di fronte a settanta milioni cosa si dovrebbe fare?
“Direttamente, non ho nuove notizie. Credo, però, che ci sia un’accelerata. L’arrivo di Lukaku, smuove le acque. Il Napoli è una società intelligente, che sta facendo una operazione importante in entrata come Lukaku, e, di conseguenza, non può trattenere Osimhen. Su cui, c’è una pista inglese molto forte. Più della Francia. Il fatto che il Chelsea abbia, di fatto, lasciato andare Lukaku, non è da escludere che i Blues possano puntare Osimhen. Il Chelsea è una delle poche squadre, globalmente, che può permettersi quaranta e più giocatori in rosa, e può permettersi anche Osimhen: se il Chelsea offre 70 milioni, si dovrebbe impacchettare e portare all’aeroporto, senza neanche pagare il surplus dei bagagli!”.
Chi servirà a Conte fra Gilmour e McTominay?
“Il Man Utd ha idee confuse: McTominay è un grande centrocampista, stranissimo che i Reds lo abbia venduto. A meno che, non ci siano difficoltà economiche. È un giocatore professionista, non fa vita notturna, non è una testa calda. Gli scozzesi sono bravi professionisti. Per il Napoli è una fortuna, sicuramente, poter avere in squadra McTominay. A cui lo preferisco a Gilmour che a me, personalmente, non piace”.
Il mercato della Juventus è il migliore in serie A, ora ci si aspetta una ciliegina?
“Se prendi un giocatore sconosciuto e diventa un campione come Kvara allora hai fatto un grande colpo, ma non sempre va così. I direttori sportivi hanno grande fortuna. Ai tempi, ho proposto Cavani a due squadre, che hanno rifiutato, e che al posto del Matador hanno preso due giocatori che, poi, non hanno reso. Addirittura il più grande direttore sportivo di quell’epoca mi disse che costava troppo poco, per la sua squadra. Lo sliding doors è quando io vendo Cavani all’Inter, poi Branca non si fa sentire, e va al Napoli. Magari Cavani all’Inter non avrebbe reso, e al Napoli è diventato quel che è diventato. A mio parere, nessuno dei direttori sportivi attuali è un fenomeno. La differenza la fanno gli osservatori. Ancora oggi, il Napoli, ha un gruppo di scout di veri conoscitori di calcio capitanati da Maurizio Micheli. Però possono capitare delle annate come l’anno scorso che vanno storte, ma non significa che sono diventati degli incompetenti”.
a cura di Emanuele Cantisani
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