A “1 Football Night”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione, Jolanda De Rienzo, Marco Giordano e Ciro Troise in onda su 1 Station Radio, è intervenuta Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Jolanda De Rienzo: “La nostra società non si è evoluta del tutto nei decenni successivi”
Come va interpretata la vicenda tra Acerbi e Juan Jesus?
“Viviamo in un mondo di ipocrisia. Con questo non intendo scagionare Acerbi, ma soltanto provare a spiegare le sue paure nel raccontare l’accaduto. Il razzismo non fa parte della mia vita, il mio lessico è completamente diverso, ma sono concetti che non mi piacciono quelli del nostro calcio. Basta rivedere ‘I mostri’ di Vianello e Tognazzi: negli stadi italiani degli anni ’60 e ’70 era un continuo di offese. Ma la nostra società non si è evoluta del tutto nei decenni successivi. Ci sono frasi, come quelle di cui si è parlato, che continuano ad essere utilizzate troppo spesso sui campi. Ancora oggi, se ne sentono di ogni allo stadio da parte di tutti, e il rischio è di essere ipocriti dicendo ad Acerbi ‘sei un razzista’. Sono ancora in molti che attualmente si abbandonano a certi epiteti, salvo giustificarsi, proprio come Acerbi, dicendo ‘mi è scappato’. La consapevolezza in un mondo civile dovrebbe imporre di riconoscere il proprio errore pubblicamente ma, in un mondo incline alla gonga mediatica, il difensore nerazzurro potrebbe essere bersagliato come razzista da chi pretende di essere giudice di qualcun altro. La cosa migliore sarebbe un regolamento che consenta di punire a modo Acerbi, senza però trasformarlo nel bersaglio della gogna mediatica. Va anche detto che sbaglia La Penna in primis a non sanzionare subito”
Le prestazioni degli azzurri, quest’anno, possono essere viste come un ammutinamento 2.0?
“Quasi tutti stanno rendendo al di sotto delle proprie possibilità, ma si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Non c’è la spinta dell’allenatore giusto, purtroppo anche Calzona non lo è, non si può contare sulla spinta della società, data l’eccessiva confusione nella programmazione degli obiettivi. Ci sono giocatori che sudano di più la maglia, come Juan Jesus, ed altri che la sudano meno. Gli azzurri non ragionano da squadra”
Almqvist e Baschirotto, che stagione stanno vivendo i due calciatori del Lecce?
“Sul campo ci vuole anche fortuna e il Lecce è stato anche fortunato nell’ultima gara. Almqvist e Baschirotto sono giocatori del vivaio di Corvino, frutto della sua genialità, e non resta che vederli crescere”
Di Lorenzo ed Anguissa stanno avendo atteggiamenti sbagliati o sono stanchi?
“No, credo semplicemente siano stanchi. Sono gli alti e bassi di una stagione”
a cura di Emanuele Cantisani
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