Niente squalifica per Acerbi: la sentenza del Giudice Sportivo
Nel primo pomeriggio è arrivata la sentenza del Giudice Sportivo in merito al caso delle presunte frasi razziste rivolte da Acerbi ai danni del centrale brasiliano del Napoli Juan Jesus. Il verdetto è stato la non squalifica per il nerazzurro, difensore tra l’altro della Nazionale Italiana. Sostanzialmente iI Giudice Mastrandrea sostiene che nessuno ha sentito l’insulto razzista in campo al di fuori di Juan Jesus e senza prove tv la buona fede del difensore brasiliano non è sufficiente per testimoniare e confermare l’accaduto.
Di seguito alcuni passi che spiegavano le motivazioni della sentenza riportate da SkySport.
“Al minuto 13° del secondo tempo… l’arbitro riferiva quanto segnalatogli da Juan Jesus circa le presunte espressioni offensive di discriminazione razziale da parte di Francesco Acerbi… “
“Da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore del Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”.
“La condotta discriminatoria, perdipiù quando riferita alla razza, deve essere sanzionata con la massima severità ma occorre che lirrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza“
“Essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza”
Niente ricorso possibile per Juan Jesus, la sentenza non è appellabile
La sentenza del Giudice Sportivo non è appellabile da parte del difensore del Napoli. Dunque, dal punto di vista della giustizia sportiva, la vicenda si esaurisce qui. In linea del tutto teorica potrebbe presentare un esposto alla Procura federale, che però sul suo caso ha già indagato, quindi avrebbe poco senso chiedere un secondo controllo.
a cura di Emanuele Cantisani
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