Come un pallone, non d’oro per l’Italia: nessun azzurro e poca serie A al prestigioso premio, ma quello che a noi importa è che tutto vada avanti. Il nostro orticello, non sempre ben curato come succede all’Olimpico, le sfide con gli antagonisti di sempre, guai a toccarci la domenica!
Anche lì, non è nemmeno più domenica, perché per esigenze televisive e di diritti venduti, si può giocare di venerdì fino a lunedì…e “l’italietta” di nuovo muta! Sì, perché se le cose non ci piacciono, ci lamentiamo e poi alla fine ci facciamo star bene tutto.
Non siamo mai stati un popolo di rivoluzionari!
E allora scusatemi se oggi non riesco a parlare di Lukaku che non giocherà contro la Fiorentina o delle scelte di Sarri dopo l’infortunio di Immobile!
Oggi mi chiedo perché non sento parlare tutti i giorni di una serie B competitiva e che “profuma di A” con dei top club storici che la stanno animando.
Oggi mi chiedo che fine farà la serie C, senza un approfondimento settimanale della sua Tv ufficiale che ne detiene i diritti e sempre più allo sbando!
Oggi mi chiedo da dove prenderanno i soldi per andare avanti con la categoria dilettanti. Oggi mi chiedo perché nessuno si lamenta per un settore giovanile assente e per dei ragazzi che per esprimere il loro talento sono costretti ad andare all’estero.
Oggi va così, domani mi farò stare bene tutto come siamo soliti fare.
Siamo qui, Virginia e Jolanda, che provano ad amare di più loro stesse e il loro paese.
Virginia Robatto