La parola “bluff” ha diversi significati e, ognuno a suo modo, potrebbe dirci qualcosa.
Derivante dall’olandese “bluffen”, vuol dire vantarsi e, a tal proposito, vorrei spendere solo due parole.
Il Qatar è vittima del proprio vanto e ora tutto ciò che ha sempre voluto si sta trasformando in tutto quello di cui non avevamo bisogno.
Fine del mio pensiero.
Tornando all’olandese a noi amanti del mercato viene in mente un’altra cosa o meglio qualcun altro.
Rick Karsdorp è rimasto ad Amsterdam e ha gentilmente declinato l’invito a radunarsi a Roma con il resto della squadra. Ormai, il vaso si è rotto e non basterebbe tutto l’oro del mondo per provare a ricomporlo.
Magari la trasferta in Giappone potrebbe insegnare a Mou l’arte del Kintsugi? Secondo me Thiago Pinto fa prima a trovare un’altra soluzione che gennaio si avvicina.
E lo sa bene la Juve che, con un occhio sta puntando il giocatore giallorosso mentre con quell’altro cerca di monitorare Marcus Thuram.
L’attaccante in scadenza con il M’Gladbach ha attirato su di sè l’attenzione anche di Milan e Inter con questi ultimi in netto vantaggio.
La verità è che l’Inter non ha bisogno di un attaccante ma perché non mettere un po’ di pepe a un autunno così soporifero?
Attenzione, perché bluff nel poker significa anche convincere l’avversario a credere di aver più punti in mano e portarlo a ritirarsi.
Il Milan, però, deve stare attento visto che il Marsiglia nel frattempo fa sul serio per Giroud (dovendo rinunciare a Thuram) e potrebbe finire così in un effetto domino per nulla positivo.
E poi ci sono Alfonso Pedraza del Villareal e Truffert del Rennes come osservati speciali, Alcaraz e Vasquez da tenere puntati, Beto, Sabiri, Soriano, Facundo Farias tutti pronti a essere al centro di trattative ma la lista è lunga e quante andranno a buon fine?
La verità è che da qui a gennaio ne sentiremo di ogni ma anche questo è il bello del calciomercato.
Voi fidatevi solo quando vedrete la foto di rito con direttori e calciatori con contratto in bella vista firmato e stretta di mano.
E no, mica sono tutte ritoccate.
Michela Russo
