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Juventus, il caso: cosa rischiano i bianconeri con l’inchiesta FIGC

By Novembre 30, 2022No Comments

I Mondiali in Qatar non sono l’unico evento che sta attirando l’attenzione in questo momento. Mentre i riflettori di tutto il mondo (del calcio e non solo), erano puntati verso il Paese arabo, in Italia succedeva che tutto il Consiglio d’amministrazione della Juventus annunciasse le proprie dimissioni. Un fulmine a ciel sereno che ha colpito tifosi, stampa e ambiente calcistico. Nessuno si aspettava uno scossone così forte da Torino, eppure è successo e nessuno dei “ritirati” è tornato sui propri passi. Ma quindi adesso, cosa succederà? Ci saranno conseguenze? E se sì, quali saranno gli strascichi di un’azione così drastica? Al momento la situazione è in aggiornamento: resta da capire a cosa porterà l’inchiesta della Procura di Torino. Nel frattempo, come riporta La Gazzetta dello Sport,  anche la Procura della FIGC avrebbe aperto un’inchiesta.

Juventus, il caso: multa, sanzione o penalizzazione?

Al momento la situazione in casa Juventus sembrerebbe essere davvero tesa. Con le dimissioni dell’intero CdA e l’elezione del nuovo Presidente, Gianluca Ferrero, il club bianconero si sta riorganizzando per ripartire e magari ricostruire un progetto che appariva davvero solido negli scorsi anni. Intanto è necessario pensare a tutti gli aspetti burocratici che ci sarebbero in ballo. La Procura della FIGC, come riportato da La Gazzetta dello Sport, avrebbe già aperto un’inchiesta per la questione che riguarda i tagli fittizi degli stipendi nella stagione 2019/2020. In quel caso la Juventus avrebbe pattuito con i calciatori il taglio di quattro mensilità (era il periodo del Covid), ma avrebbe però poi preso accordi privati per farli rientrare (nei bilanci) sotto forma di premi. Il tutto, non comunicando tali operazioni alla FIGC.

Le ammende, le sanzioni e le penalizzazioni, qualora dovessero essercene, verranno decise in base all’ammontare delle somme di denaro. Come riporta Tuttomercatoweb, al momento nessuno sarebbe escluso da una possibile punizione: dall’inibizione per i dirigenti fino alla multa in denaro che potrebbe avere un valore da uno a tre volte la cifra dell’illecito che era stato pattuito. Si starebbe poi parlando di penalizzazione in fatto di punti in classifica, fino all’arretramento all’ultimo posto con conseguente retrocessione.

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