Nel primo quarto di finale di Qatar 2022 è successo l’inverosimile: la Croazia ha passato il turno vincendo l’ennesima lotteria dei rigori di questi Mondiali. Nei primi 90 minuti di partita, la nazionale di Dalic ha contenuto le offensive della Seleçao che non è riuscita a graffiare grazie soprattutto alle strepitose parate del portiere della Dinamo Zagabria, Dominik Livakovic. Nella successiva mezz’ora di gioco, entrambe le squadre si sono sbloccate: prima il Brasile, al 105′, con Neymar ed a due minuti dal 120′ il gol di Bruno Petkovic ha riaperto la gara. L’ex Bologna ha giocato una partita da favola come tutti i suoi compagni che saranno ricordati per sempre nelle antologie del calcio mondiale. Ieri, 8 dicembre, il centrocampista del Real Madrid, Luka Modric, aveva dichiarato nella conferenza stampa della vigilia una grande verità, cioè che non sempre vince il favorito riaccendendo così le speranze di tutti i suoi connazionali. La Craozia ha avuto il merito di crederci sino alla fine e il suo Capitano vorrà ripetersi anche in semifinale contro la vincente di Olanda–Argentina.
Qatar 2022: Livakovic e Petkovic portano la Croazia in semifinale
Il quarto di finale odierno, 9 dicembre, è stato deciso solo alla lotteria dei calci di rigore. La prima squadra a presentarsi sul dischetto è la nazionale di Dalic che insacca con Vlasic. Invece, sul secondo penalty, il brasiliano Rodrygo si fa ipnotizzare dal portiere classe ’95. I due successivi sono segnati da entrambe le squadre a commettere l’errore decisivo è Marquinhos. La Croazia, così, vola in semifinale grazie ai suoi eroi di giornata: Petkovic e Livakovic. Il primo ha saputo tenere accese le speranze della propria squadra, entrando a partita in corso, concretizzando da vero centravanti la palla messa in mezzo da Orsic quando i brasiliani stavano già festeggiando l’accesso alla semifinale. Mentre, il secondo durante tutta la rassegna di Qatar 2022 si è dimostrato un strepitoso Numero 1 di una squadra solida e concreta che non ha mai abbassato la testa intimorita contro alcun avversario prima nel girone e poi nella fase ad eliminazione diretta.