Nel post-mondiali, il Milan di Stefano Pioli è entrato in piena crisi di risultati e prestazioni. Le sentinelle erano già state avvistate nelle deludenti prestazioni a livello di gioco della squadra di novembre contro: Spezia, Cremonese e Fiorentina. In quel periodo, erano arrivati 7 punti su 9 e la dirigenza non se ne preoccupava troppo delle prestazioni incolori perché allora il Diavolo era ancora secondo in classifica dietro il Napoli capolista. Il nuovo anno era partito con la rinnovata voglia di portare l’inseguimento proprio alla formazione partenopea ma, società e tifosi hanno dovuto confrontarsi con la dura realtà: 8 partite giocate, 2 pareggi e una sola vittoria. Le sconfitte più pesanti sono arrivate all’uscita dalla Coppa Italia con il Torino e la doppia sconfitta con l’Inter prima in Supercoppa Italiana e poi nell’ultima giornata di campionato, il 5 febbraio.
Milan, Brambati sulla difesa rossonera: “Super-perforabile”
L’ex giocatore di Bari ed Palermo, oggi procuratore, ha dato la propria opinione sulla squadra lombarda al programma radiofonico di TMW, Maracanà, chiedendo al pubblico in ascolto quale sia il maggiore responsabile management, squadra o allenatore?: “Iniziamo dal management che non ha fatto un mercato non all’altezza e non ha dato una mano a giocatori ed allenatore. Anche il mercato in uscita conta, aver perso Kessie a parametro zero vuol dire tanto, la dirigenza non l’ha sostituito con un giocatore adeguato, De Katelaere rimane un grande punto di domanda per il momento all’interno di questo gruppo. Altri neo-arrivi come Vranckx e Dest non sarebbero ancora pronti. Inoltre, altri calciatori come Kalulu e Tomoti sono i lontani parenti di quelli ammirati l’anno scorso e così la difesa è diventata super perforabile”.
